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Tuesday, 17 April 2007
Tempo di Denunce dei redditi ! CAMPAGNA OTTO PER MILLE

CAMPAGNA OTTO PER MILLE
L'otto per mille è il sistema con cui lo Stato ( CIOè I CITTADINI CHE LAVORANO E PAGANO LE TASSE) finanzia la Chiesa cattolica e le altre confessioni religiose.

Il 100 % degli italiani versa l'otto per mille a tal fine, indipendentemente dalla loro volontà.

L'unica cosa che si può fare, è esprimere una preferenza tra i sette soggetti concorrenti, firmando il modello 730-1 o simili.

Se non si esprime la preferenza i soldi non rimangono allo Stato, ma vengono ripartiti tra tutti ( i destinatari in un apposito elenco) in base (percentuale) alle scelte di chi ha firmato.

Nell'ultimo anno solo il 37% dei contribuenti ha espresso una scelta, ma l'87% dei fondi è andato alla Chiesa cattolica.

La CEI incassa e non ci informa neanche di come sono stati utilizzati con un bilancio apposito.
E sappiamo che nessun ente religioso, neanche commerciale, è tenuto a pagare l'ICI sugli immobili di sua proprietà ( e sono davvero molti), perchè così la legge prescrive.

Se sei pensionato o sei esonerato dalla presentazione dei redditi, chiedi il modulo per la destinazione dell'otto per mille e invialo per posta.

e per saperne di più:http://www.uaar.it/laicita/otto_per_mille/ 


Posted by albamontori at 12:01 PM MEST
Updated: Tuesday, 17 April 2007 12:11 PM MEST
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Thursday, 30 March 2006

Now Playing: tra etero e gay esiste l'aparteid?
Topic: emozioni online
apartheid etero/gay---
Alba Montori - GAYA Cronisti senza Frontiere


Esiste in Italia una sorta di apartheid tra etero e gay: agli etero sono riconosciuti diritti che ai gay sono negati, eppure gran parte dei GLBTQ, quelli che lavorano, sono tassati esattamente come gli etero.
E la "parita", a norma dell'art.3 della Costituzione al momento, da 60 anni, e tutta qui.
Sulla carta, come per l e donne.
La cosa peggiore e che, specie nell'ambito della "sinistra", ma non solo, tali diritti non sono negati ufficialmente e apertamente ( vedi la questione nozze), ma da troppo tempo ignorati e delegittimati in mille modi: solo dopo un lavoro politico e culturale di anni da parte di alcuni ardimentosi ultimamente si e assistito ad una sorta di "apertura" da parte dei piu illuminati politici (laici) nostrani. In massima parte di facciata, a sinistra, come a destra, le eccezioni, che pure ci sono e ben determinate, non trovano alcuno spazio mediatico effettivo e continuativo nella comunicazione politica.
I diritti GLBTQ, come delle donne, negati da una cultura maschista e integralista, fortemente radicata nelle istituzioni a tutti i livelli, continuano ad essere relegati solo e unicamente nel "privato" (privato di diritti alla parita certamente), o al massimo in quello dell'intrattenimento, quando non della cronaca nera, solo con connotazioni fortemente negative, perch e certamente la parte della macchietta del giullare, o della pin-up, neanche quella della madre di figli, non e considerata "seria" quanto quella di un ex-presidente di un'istituzione internazionale o nazionale.
Forma di disprezzo "razziale", fisico, mentale, lessicale, tanto piu nascosto ed ipocrita, quanto piu ben radicato e istituzionalizzato, omofobia viscerale,insomma.
Pero... basta seguire solo un poco le vicende di questa campagna elettorale che si presenta come anche peggiore delle precedenti, e ci viene imposta gia dall'inizio della legislatura ora in scadenza come una sorta di scontro tra opposte tifoserie, per rendersi conto che in parecchi ( partiti o gruppi) sono ben determinati a catturare il voto LGBTQ, ma quanto poi a soddisfare le richieste,le "pretese" degli alfieri dei medesimi che sono solo l'ottemperanza di diritti sacrosanti alla parita tra tutti i cittadini in quanto tali in un paese che si reputa e pretende di esser reputato civile, democratico, laico...continuiamo a sentirci dire:" beh, poi si vedra, ci penseremo poi, fidatevi".
Come se chi e in catene dovesse fidarsi di chi lo ha sempre sfruttato e potesse ragionevolmente credere a chi gli dice che lo liberera dalle catene che gli ha imposto, se avra piu potere!
Che chi ha creato e mantenuto l'apartheid ha bisogno dell'approvazione di chi ne e oggetto...
Ma non raccontateci ancora queste "storie", per favore! Abbiamo gia visto i risultati precedenti, oltretutto, e non ci siamo affatto divertiti.
La parte drammatica della storia ( quella vera e reale), e che non e piu sostenibile continuare a vederla trasformare in una sorta di sceneggiata.
La parte inquietante e che non e certo il gay, o la lesbica, o il/la trans, o il/la bisex, insomma il cittadino cosiddetto "diverso" da quello classicamente codificato al maschile/femminile secondo i canoni di santaromanachiesa (tra pochissimo anche la sharia), che decide di fare del proprio orientamento di genere una bandiera o una scelta di vita ( e finisce per essere oggetto d'apartheid).
E' invece l'ambiente "umano"( socio-politico-culturale)circostante, nell'intero paese, che fa del proprio orientamento di genere (eterosessuale, monogamico, procreativo, consacrato) una bandiera o una scelta di vita discriminando i GLBTQ. Pretende addirittura di continuare a imporla per legge a tutti, LGBT compresi, invocando la natura, la scienza, la fede e la volonta divina e tutte le gerarchie piu sacre. Da un paio di millenni e anche con severe sanzioni in caso di non omologazione.
Non mi risulta che si sia mai verificato nella storia degli ultimi 2000 anni il contrario , ovvero che qualcuno o tutti coloro che sono GLBTQ abbiano mai preteso che tutti siano tali, imponendoglielo per legge, o natura, o dogma religioso, ne picchiandoli o ammazzandoli, ne gentilmente e subdolamente educandoceli. E non solo perche non ne hanno avuto il potere...
Appare del tutto logico quindi parlare di apartheid nei confronti delle persone GLBTQ, diffusa nella nostra societa a tutti i livelli.
Appare quindi assolutamente necessario che chi proclama la propria comprensione per i nostri "problemi" e addirittura la propria condivisione dalle nostre rivendicazioni, poi almeno metta ( verba volant...) nel proprio programma politico l'abolizione di tale apartheid come obbiettivo da realizzare subito, entro questa legislatura, attualizzando nella pratica la parita di diritti tra tutti i cittadini, che poi e quello che chiediamo , anzi pretendiamo: nella Carta Costituzionale e scritto da sessant'anni e nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ( inteso come essere umano) da qualche anno in piu.
Altrimenti a me appare chiaro che si tratta d'un'altra, e piu subdola , forma di violenza, con parecchie somiglianze col razzismo.

Dunque e assolutamente necessario che chi proclama la propria comprensione per i nostri "problemi", la propria condivisione dalle nostre rivendicazioni, metta nero su bianco ( verba volant...) come obbiettivo da realizzare subito, entro questa legislatura, nel proprio programma politico l'abolizione di tale apartheid.
Riteniamo improrogabile che si impegni, questo si seriamente, a realizzare nella pratica attuazione, anche quotidiana, la parita di diritti tra tutti i cittadini, compresi i GLBTQ, scritto da sessant'anni nella Carta Costituzionale Italiana oltra che e nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ( inteso come essere umano).
Altrimenti sarebbe ancora una volta un'altra, e piu subdola, forma di violenza, con parecchie somiglianze col razzismo.

La gente GLBTQ, assieme alle donne, e oggetto princi pale della violenza sociale (generalmente di origine maschista), anche se si trova in buona compagnia con altre "categorie" di persone ( a cominciare dai diversamente abili, ad esempio) e le ultime statistiche a livello mondiale ne sono una terribile constatazione.
I GLBTQ sono oggetto di tale violenza, chiamata omofobia, non solo da parte della societa in generale e dei singoli, ma anche da parte delle stesse istituzioni che dovrebbero essere invece le piu attive e solerti nel difenderle, oltre che delle loro stesse famiglie e ipocritamente o meno da parte dei referenti religiosi, specie monoteisti.
Cosi si consumano contro di noi perfino troppe violenze, fisiche, psicologiche, quotidiane, in nome dell'affetto e del voler bene, come forme di "tutela", che tutto fa tranne che riconoscere, rispettare, solidarizzare con le nostre scelte di identita e di genere....

Noi LGBTQ non vogliamo essere tute lati, cioe "protetti", in quanto "diversi": vogliamo, esigiamo di esser rispettat*- in ogni luogo e in ogni situazione- in quanto "pari".
Noi LGBTQ non vogliamo una legge che ci tuteli in quanto GLBTQ, la Legge che c'e gia, uguale per tutti, e anche per noi. Ma esigiamo che sia applicata, e fatta applicare, da tutti, poiche finora cosi non e e non e stato.
E' la non/applicazione della medesima che e pesantemente discriminatoria nei nostri confronti.
E' questo che deve essere eliminato, superato, al piu presto, chiunque "vinca" e "perda" questa tornata elettorale. Senza stravolgerne i principi, che sono gia di parita di diritto e dovere per ogni cittadino italiano.

Se e quando avverra che la Legge sia davvero uguale per tutti forse avremo modo di decidere poi ciascun* (in tutta liberta) se "rinchiuderci" (tra gay, tra lesbiche, tra transgender, tra etero, tra bisex, tra chiunque decidiamo) in qualche sorta di "luogo protetto" o ghetto, o convento, oppure vivere assieme a tutti, ciascun* con la propria identita e la propria vita, come cittadini di un paese civile, laborioso e pacifico.

Talvolta, parlando e discutendo tra noi e con tutti di questo, mi sorge il sospetto - forse colto anche dagli estensori del programma dell'Unione e pure dalla cosiddetta Casa della Liberta - che ai GLBTQ italiani la situazione attuale in fondo poi non dispiaccia troppo.
Forse a furia di ingegnarsi a trovare il modo di conciliare , come si dice, "il diavolo con l'acqua santa", forse riescono anche a pensare di trovare in una propria auto-apartheid il proprio tornaconto: si vive "da GLBTQ", part-time, tra amici GLBTQ, senza esplicitarsi, anzi nascondendolo il piu delle volte, nella vita quotidiana, lasciandolo al massimo solo intuire (o dedurre), e mentendo (quasi) sempre, in primo luogo a se stessi, poi alle persone vicine e in famiglia (g enitori, mogli, mariti, figli) e poi via via sul lavoro, in parrocchia, nel partito, nel sindacato ecc.
I locali ( disco ecc.), e ora soprattuto mailing-lists e chat varie consentono a molt* di "vivere" comunque i propri generi in una situazione di sostanziale schizofrenia, in bilico tra due ( o piu) mondi diversi e due o piu identita diverse e quasi sempre opposte (e contrapposte, ufficialmente).
Per gli specialisti della psicologia e causa certamente di vero surplus di lavoro, immagino. Ma per i GLBTQ spesso e, e resta, pericoloso per la propria vita e non soltanto quella fisica: vedo intorno che per troppa gente il gioco della sessualita-a prescindere dall'identita di genere- tende a perdere progressivamente le sue componenti fantasiose e ludiche, allegre, corroboranti, rasserenanti, per trasformarsi sempre piu in un gioco di ruolo (sessuale) compulsivamente reale, in cui la componente relazionale ed affettiva finisce per scomparire, schiacciata e stravolta da quella sessuale.
La relazione interpersonale ( per tutti, non solo GLBT) si va riducendo a un gioco di ruoli contrapposti, l'uno che privilegia la componente edonistica, che pretende di considerare anche politica (laica e libertaria tout court), l'altra che impone la componente procreativa, considerata come unica "eticamente corretta" dalla cultura di potere socioeconomico ( politico-religioso) culturalmente vigente.
E in questo ambito relazionale i GLBTQ condividono con gli etero una sostanziale parita, ma che razza di parita e?
La relazione sessuo/affettiva tra persone libere e consapevoli di cio che si e, implica assunzione non di ruoli, ma di responsabilita oggettive in un rapporto protratto nel tempo, con tutte le possibili modifiche indotte dalla quotidianita, con tutte le sue sfaccettature.
Bisogna essere prima liberi di essere per poter davvero scegliere come e chi amare, non serve ( anzi e automaticamente autodiscriminatoria) una legge particolare, separata, che stabilisca modi-e-tempi-della-relazione-come-da-contratto, ne per i singoli contraenti, ne soprattutto per i contraenti in relazione al gruppo/societa. Non serve, non basta per assicurare la felicita dei rapporti interpersonali, e soprattutto c'e gia, ma finora solo qualche "eroe" e stato ed e disposto a renderla effettivamente attiva, cioe ad usarla.
Pretendere politicamente da parte dei GLBTQ una legge "speciale e nuova", significa trasferire nella realta una affermazione politica della "diversita" assolutamente antitetica alla pretesa di parita di diritti tra tutti i cittadini e in ultima analisi potrebbe rivelarsi non solo inutile, ma adirittura dannosa.
Bisogna semmai chiedersi( e non e mai troppo tardi, ancora per un po') come mai l'attuazione della legge gia esistente e stata resa si impraticabile da parte dell'autorita preposta, ma con la complicita piu o meno consapevole di col oro che, per aver paura di manifestare apertamente almeno in questo caso la propria scelta di identita di genere, finiscono per ritrovarsi a vivere al massimo relazioni clandestine in tutto o in parte, ma piu "facili da gestire" e piu in una realta di separatezza che di comunita solidale. Religiosi ( per loro scelta condannati alla castita) compresi, salvo lamentarsene.
I partiti e gli schieramenti politici, salvo qualche rara eccezione, sono il frutto della societa reale, GLBTQ, cattolici, laici ed altro compresi.
Non sembrano davvero in grado di interrogarsi seriamente su come porsi su una questione che i piu si ostinano a pretendere di considerare "privata", individuale, personale e "non politica".
Ed e comprensibile, e questione spinosa viste le pesanti interferenze del potere religioso con le sue indicazioni perentorie e illuminate addirittura dal padreterno.
Tanto meno i partiti tradizionali appaiono in grado di azzardare delle risposte operative: dovrebbero innazitutto autodenunciare la loro assenza e anche la loro reiterata ripulsa, senza distinzione di colore, di fede, o di ideologia, ad applicare la Legge dello Stato. Solo dopo una simile azione potrebbero credibilmente applicarsi a riscoprire la parte laica e libertaria delle loro idee e organizzarne l'attualizzazione delle valenze. E poi infine, per renderne realmente possibile la realizzazione, impegnarsi a promuovere una evoluzione culturale nella coscienza e nella conoscenza collettiva, che hanno mantenute pervicacemente bloccate da vari decenni.
Forse e per questo che tutto sommato e piu facile inserire un candidat* Trans nella propria lista: questo "compitino" puo ben essergli accollato visto che e ben pratico di "imprese impossibili".
Come ha "spiritosamente" stigmatizzato Madamemussolini recentemente, "essendo un uomo vuole essere una donna".
Inoltre certo puo dimostrarsi utilissim* per rassicurare gli elettori (possibili) GLBTQ, piuttosto che impegolarsi ad assumersi in prima persona, magari da maschi, etero convinti e sposati con prole, il programma di ottemperare la Legge.
Che qualcuno abbia pensato che se rinnovasse ancora le troppe promesse gia fatte, a parole e mai mantenute ( quelle di abolizione dell' "apartheid"), stavolta il GLBTQ potrebbe non credergli?
Che qualcuno si sia messo in mente che basta una "rappresentanza" GLBTQ in parlamento per farci "felici"?
Spero che si accorga di aver sottovalutato le nostre capacita di attenzione e di giudizio.
Spero che la Comunita Varia e variegata si riveli intelligente e battagliera come vuol sembrare.
Mi auguro, ci auguro, che sappiamo riconoscere, chi dedica il suo impegno politico e personale da piu di trent'anni, sul serio e senza solo proclamarsi tale, per ottenere quel che ci spetta, malgrado le chiusure e le mistificazioni, le antipatie e le contrapposizioni ampiamente coltivate per "distrarci", m algrado la "nuova legge elettorale", malgrado i massmedia e le "indicazioni etiche" delle gerarchie ecclesiastiche.
Lo so, non e facile, il tam tam mediatico non ci aiuta, ma dopotutto siamo abituati a non fare affidamento altro che sulle nostre risorse.
Mi auguro di cuore che sapremo uscire dall'apartheid, senza ipocrisie, con il sorriso sulle labbra e la rosa nel pugno .

Alba Montori

Posted by albamontori at 3:01 PM CET
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Now Playing: Prendete e diffondetene tutti
Ho ricevuto questo messaggio e ve lo rilancio sul web



Il 9 e 10 aprile ? il momento per dare forza all'alternativa laica, socialista, liberale e radicale della Rosa nel Pugno.
Per tantissimi di quelli che lo vengono a sapere, ? la novit? della politica italiana. Ma troppi altri non ne sanno ancora nulla.
Per questo, chiediamo una mano a tutta la gente di buona volont? e di sani (laici) principi.
Potrete vedere lo spot che non andr? in televisione. Esso potr? raggiungere soltanto quelli che riceveranno la stringa qui sotto. Con un'e-mail, con un messaggio.

Passaparola ;-)

Emma Bonino Enrico Boselli


Link: http://www.rosanelpugno.it/video/rosa_nel_pugno.htm

Posted by albamontori at 2:56 PM CET
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Now Playing: Diario di un mostro - Omaggio insolito a Dario Bellezza
Topic: creativita' ed arte
uscita del libro "Diario di un mostro - Omaggio insolito a Dario Bellezza" di Daniele Priori
in occasione del decimo anniversario della morte del poeta romano.

Colgo sin d'ora l'occasione per invitarvi tutti alla presentazione che terremo VENERDI' 31 MARZO 2006
presso la Libreria Croce in corso Vittorio Emanuele II, 158
a Roma

Contatti

Sito Web
www.anemonepurpurea.it

Mail
info@anemonepurpurea.it

Telefoni
06/9322443
328/6323820

Posted by albamontori at 2:47 PM CET
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Thursday, 9 March 2006
NEWS
Mood:  energetic
Now Playing: 01 MARZO 2006
Topic: GAYA CsF News
Scusate l'assenza e il ritardo....
a

NEWS DEL 01 MARZO 2006

Arrivano le nostre news anche oggi.
Buena Vida
Gaya CsF



INTERVISTA AD ENRICO BENI
Editore di a?œLa Bancarella Editricea? .
Come Le ?? venuta l'idea di fondare l'editrice La Bancarella? - Certo in un mondo editoriale con ben tremila e pi?? editori , sembra velleitario iniziare tale attivit? ma ogni libro ??, come gli uomini, unico e insostituibile e perci?? ha il diritto di esistere e di portare il suo messaggio a chi gli sta intorno. Non importa se a un o o a tanti, l' importante ?? essere presenti e cercare di comunicare pensieri parole ed emozioni. Sono queste che fanno il mondo e creano la cultura. L'esperienza pluridecennale della Sua libreria ha influito sulle scelte editoriali della casa editrice? - Certamente influisce e solletica nuovi modi di fare libri e per chi farli. Per esempio non cercare di fare il best sellers ma produrre libri che sono il frutto di esperienze sentimenti e idee nate dal bisogno dello scrittore, dalle sue aspettative e dalla ricerca del confronto con il lettore.- Come ?? organizzato il lavoro?- L' editore deve saper ascoltare il mondo circostante, come faceva una volta, essere attento ai segnali e aiutare gli autori a rendere possibile il loro sogno di pubblicare. Naturalmente ci sono scelte da fare e anche, purtroppo, da parte degli autori, contributi economici per la stampa che verranno ripagati dal successo del libro, ?? un rischio che gli autori devono correre. In tutte le nostre azioni ci sono investimenti che non sempre ottengono i risultati sperati ma non per questo dobbiamo rinunciare. Quale libro ?? stato fiero di aver pubblicato fino a questo momento? - I libri sono come i figli, tutti uguali nella loro diversit? e ognuno pu?? dare le sue soddisfazioni a tempo debito. In ogni caso, fin ad ora, il libro che ci ha dato una grossa soddisfazione editoriale, in quanto a richieste e a professionalit? , ?? stato quello di Giuseppe Mazzini a?œL'Italia l'Austria e il Papaa? curato da Andrea Panerini (che dirige nella nostra casa editrice la saggistica universitaria) e con la prefazione del prof. Zeffiro Ciuffolletti. Cosa Le ha dato e le potr? dare - sia in senso umano che professionale - il mondo del libro? - Il mondo del libro ?? il mondo delle persone, tra le pagine di ogni libro ci sono persone, sentimenti e cultura. Perci?? vivere tra i libri ?? come vivere nel mondo. Ea?™ contribuire a costruire il mondo. Il libro ?? sapere. Santa?™Agostino dic eva: Io esisto, so e voglio; esisto sapendo e volendo, so di esistere e volere, voglio esistere e sapere. (Confess. 13, 11, 12). Ci dia qualche anticipazione sulle novit? editoriali... - Tra poco saranno pronti altri due libri. Il primo ?? di una a?œgiovane ottantennea? che ha scritto con una calligrafia impeccabile ben 12 libri su un grande quaderno formato protocollo. Questo ?? l'opera prima intitolata a?œAvevano la stessa et? a? (Osada, pag. 49 euro 5,00). Una storia drammatica d' amore di altri tempi dove il sentimento viene portato agli estremi, una sorta di Giulietta e Romeo moderni. Il secondo ?? il diario di una casalinga come ama definirsi l'autrice, moglie di un medico di provincia che in questo suo diario a?œIl ventaglio (Appunti da un sottoscala)a? (Flora Banchetti Marchi, pag. 156, euro 10,00) riporta le sue aspirazioni per una vita al di sopra delle banalit? quotidiane e al rimpianto di non aver potuto incontrare altri che piccoli intellettuali e bo rghesi di provincia senza altra meta che quella del pettegolezzo e dello sfoggiare il benessere.
Si ricorda che sul sito www.bancarellaweb.it chiunque pu?? trovare il catalogo completo della?™editrice La Bancarella e pu?? effettuare ordini.

INVIATO DA: Andrea Panerini





NUOVO CORTOMETRAGGIO A TEMATICA LESBICA

REALIZZATO DALLA ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA GLBT
a?œRen??e Viviena?
Venerd?? 03 marzo, alle 21:00, proietteremo il nuovo cortometraggio a tematica lesbica, a?œLa?™Interruzionea? , realizzato dalla?™Associazione Universitaria G.L.B.T. Ren??e Vivien di Salerno, in collaborazione con Domenico Natella, regista cinematografico, e su un progetto finanziato dalla Universit? degli studi di Salerno, presso la nostra sede di via Battisti 69, Caserta. La storia narra la?™incontro di quattro studentes se universitarie omosessuali che si confrontano tra loro, affrontando vari argomenti dalla discriminazione basata sulla?™orientamento sessuale, al desiderio di maternit? , al loro modo di relazionarsi e vivere i contesti sociali strutturati per una vita eterosessuale; al rapporto con i genitori, con gli amici, con le Associazioni GLBT; al rapporto con la cultura diffusa e le istituzioni abituate a percepire la?™eterosessualit? come la?™unico schema sociale di affettivit? . Saranno nostre ospiti le ragazze di Salerno, cos?? potremo parlare insieme, alla fine della proiezione, di questa?™esperienza e di tutto il lavoro che stanno facendo con la loro associazione. Il tutto finir? a tarallucci e vino (nel vero senso della parolaa?|) a?|a?|Vi aspettiamo,

Veniero Fusco


COMUNICATO STAMPA
Nel mondo dei cortometraggi ?? in continuo fermento e sempre pronto a testimoniare la presenza di giovani autori che vog liono esprimersi utilizzando la settima arte, ultima nata ma oggi anche la pi?? seguita! ilCORTO.it concorso nazionale di cortometraggi, giunto alla sua seconda edizione, ha riscosso subito un grosso successo sia di qualit? sia di numeri, avendo in competizione ben 718 opere! Il risultato dell'idea e dello sviluppo del sito www.ilcorto.it risponde quindi alle esigenze di crescita culturale dei giovani registi emergenti che, pur limitati dalla scarsit? delle risorse economiche, riescono a stupirci con il proprio potenziale creativo nella realizzazione dei loro piccoli film. Il regista Romolo Guerrieri, il produttore Donatella Senatore, lo sceneggiatore Ivan Orano, Sergio Brancato docente di Sociologia della Comunicazione sono alcuni dei componenti della giuria. Domenica 5 marzo 2006 alle ore 10 presso il cinema WARNER VILLAGE MODERNO Sala 3 - Roma in Piazza della Repubblica n. 45. Premiazione dei Cortometraggi Vincitori del Concorso Gran Premio "ilCORTO.it". Saranno pro iettati alcuni dei corti finalisti Per conferma dei posti, inviare elenco nominativi all'email: premiazione@ilcorto.it
Per ulteriori informazioni: +39 340 9656 733

Posted by albamontori at 11:09 AM CET
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Tuesday, 7 March 2006
eccomi!
Now Playing: nuovo arrivo
Topic: fresche fresche
Sono appena arrivata!
ancora non so come usarlo... ma imparero !
ultimamente ho molto tempo libero.............
marina

Posted by mararp at 5:27 PM CET
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Monday, 16 January 2006
"quote rosa"?????
Mood:  cheeky
Now Playing: donne in politica
Topic: fresche fresche
Una bella notizia : il Chile ha un nuovo Presidente, eletto democraticamente a maggioranza e senza ballottaggi !
Una bellissima notizia: i Chileni hanno eletto a maggioranza a rappresentarli una donna.
Bella, simpatica,divorziata, socialista e agnostica, per giunta!

Nel frattempo sto scoprendo che anche la Liberia ha scelto a governarla una donna..

Allora non e vero che le donne in politica non fanno nulla senza "corsie protette"....tipo le (tristemente) famose "quote rosa" proposte in Italia e bocciate (evviva) dal Parlamento !

Evviva evviva la Bachelet !
... e tutte le altre che malgrado tutti i lacci e lacciuoli ( maschisti, integralisti, razzisti) che vorrebbero inchiodarle al ruolo dell' "angelo-del-focolare" e/o della "fattrice-di-figli" o/e magari della puttana, riescono a trovare l'energia, l'orgoglio, la determinazione, per vivere il loro ruolo politico nelle piu diverse societa e nei piu vari contesti, alla faccia di corsie-protette o quote-rosa , in questo nostro pianeta!

Posted by albamontori at 3:03 PM CET
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Sunday, 1 January 2006
filastrocca per il 2006
Mood:  special
Now Playing: alba
Topic: emozioni online
L'anno vecchio se ne va
spero non ritornera'
io gli ho fatto le valige
le ho riempite a dismisura
con le cose che ha portato
e non ho niente gradito
e gli ho detto:" porta via
questa e' tutta roba tua !"


Anno nuovo vieni avanti
ti fan festa tutti quanti
ma ti avviso che se porti
le tristezze gia' vissute
senza gioia ne' salute
ai miei cari, ai miei congiunti
e non rendi lieto il cuore
ti rimando... al creatore !

Auguri a tutti

Posted by albamontori at 11:51 PM CET
Updated: Sunday, 1 January 2006 11:54 PM CET
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Saturday, 17 December 2005

Mood:  not sure
Now Playing: La vera ragione della crisi con l'Iran
Topic: attualita-notizie
"Il petro-euro scalza il petro-dollaro: e la vera
ragione della crisi con l'Iran"

L'analisi di William R. Clark
autorevole ricercatore americano esperto di petrolio

Peccato che quasi tutti i giornalisti di questo paese si siano messi a lanciare strali invece di verificare notizie e informazioni, rendendo molto piu facile il lavoro di quegli specialisti della guerra psicologica che, con classico stile anni Cinquanta, confezionano la "storia ufficiale".

Sarebbe bastata un'occhiata alle notizie economiche del momento per dipanare il mistero dello scandalo suscitato dagli slogan del presidente iraniano, sostanzialmente gli stessi da venticinque anni, fatta eccezione per la breve pausa del riformista Khatami.
Un mistero che non riguarda i contenuti della propaganda di Ahmadinejad, che utilizza la retorica anti-sionista come unico collante per una societa sempre piu inquieta, ma le reazioni scandalizzate dell'Occidente.
Se i falchi di Teheran inneggiano ancora una volta alla distruzione del piccolo e del grande Satana, scrivevano i giornalisti arabi la scorsa settimana, perche stavolta gli occidentali strepitano?
Alcuni commentatori accusavano Ahmadinejad di ingenuita politica ma quasi nessuno mostrava stupore per la ben nota abitudine dei regimi islamici di strumentalizzare la tragedia palestinese quando registrano una crisi di consenso.
Detto questo, quindi, manca qualcosa.
Per trovare la notizia, il tassello che potrebbe rendere comprensibile un confuso puzzle di propagande contrapposte, bisogna risalire a qualche mese fa, quando un autorevole ricercatore esperto di petrolio - quel William R. Clark autore di Revisited - The Real Reason for the Upcoming War with Iraq: a Macroeconomic and Geostrategic Analysis of the Unspoken Truth (Le vere ragioni della prossima guerra contro l'Iraq: un'analisi macroeconomica e geostrategica della verita
non detta) - puntava l'indice sul prossimo obiettivo.
Attenzione, scriveva Clark il 5 agosto scorso, le tensioni geopolitiche fra Stati Uniti e Iran "vanno
ben oltre le preoccupazioni per il programma nucleare iraniano, come pubblicamente affermato, ma riguardano molto piu plausibilmente il tentativo di Teheran di proporre un sistema di scambio del petrolio basato sul petro-euro".
Esattamente come per il conflitto con l'Iraq, scrive
Clark, "le operazioni militari contro l'Iran sono
strettamente collegate con la macroeconomia e con la
sfida alla supremazia del dollaro costituita dall'euro come moneta alternativa per le transazioni
petrolifere, una sfida non pubblicizzata ma molto,
molto seria".
Secondo Clark e numerosi analisti,infatti, piu dell'accesso ai pozzi garantito dall'occupazione militare e stata proprio la salvaguardia della supremazia del dollaro all'origine dell'invasione dell'Iraq.
Saddam insomma avrebbe firmato la sua condanna a morte non per le sue inesistenti armi di distruzione di massa ne tanto meno per i massacri dei civili, quanto per avere deciso di farsi pagare in euro le esportazioni di petrolio.
Secondo alcuni insider della Casa Bianca l'operazione Iraq freedom, oltre a stabilire una presenza militare e un governo filo-americano, aveva specificamente l'obiettivo di riconvertire in dollari gli scambi petroliferi iracheni e far passare ai paesi Opec ogni fantasia di transizione all'euro - ovviamente piu conveniente in quanto meno svalutato del biglietto verde.
Nel caso dell'Iran, sostiene Clark, la minaccia
sarebbe molto piu concreta visto che Teheran ha
annunciato, per il marzo prossimo, l'apertura di una
vera e propria borsa petrolifera alternativa alle
uniche due ufficialmente riconosciute, il Nymex di New York e l'Internatonal Petroleum Exchange di Londra, una borsa appunto basata su di un sistema di scambi interamente basato sull'euro e tacitamente appoggiata da altri paesi produttori.
Perche sia cosi grave lo spiega a chiare lettere lo stesso Clark: "Se la borsa iraniana prendesse piede, l'euro potrebbe irrompere definitivamente negli scambi petroliferi.
Considerando il livello del debito statunitense e il progetto di dominio globale portato avanti dai neocon, la mossa di Teheran costituisce una minaccia molto seria alla supremazia del dollaro nel mercato petrolifero internazionale".
Dal punto di vista esclusivamente economico e
monetario, l'avvio di un sistema in petroeuro e uno
sviluppo logico visto che l'Unione europea importa piu petrolio dai paesi Opec di quanto non facciano gli Stati Uniti e, di fatto, gli europei pagano il
petrolio iraniano in euro gia dal 2003.
Ma una vera e propria competizione fra le due monete, in una borsa indipendente dai desiderata di Washington ma lasciata in balia della proverbiale mano invisibile, e l'incubo della Federal Reserve perche, come scrive Clark "gli Stati Uniti non potrebbero piu continuare a espandere facilmente il credito attraverso i buoni del tesoro e il valore del dollaro crollerebbe".
La borsa iraniana sarebbe insomma una tappa fondamentale verso il passaggio dell 'Opec dai petrodollari ai petroeuro, passaggio facilitato anche dal comportamento delle banche centrali di due giganti, Russia e Cina, che dal 2003 hanno cominciato ad accumulare la divisa europea.
Non la solita vecchia propaganda anti-sionista,
quindi, ne tanto meno un programma nucleare che forse, fra una decina d'anni, potrebbe condurre l'Iran alla bomba atomica - ma allora perche non nuclearizzare subito la Corea del Nord?
Sono i petroeuro a spaventare gli americani.
Ecco perche, dall'autunno del 2004 fino all'estate del 2005, i generali del Pentagono sono stati chiamati a sfornare ogni sorta di simulazioni d'attacco all'Iran; ed ecco perche si sono nel frattempo moltiplicati gli strali contro un regime che non e piu antisemita o piu brutale di quelli che governano il Pakistan o l'Arabia Saudita.
Il problema dei generali e che, forti dell'esperienza irachena, sono costretti a scartare a priori l'ipotesi soft - quella del cambio di regime - cosi come un'invasione su larga scala contro il ben piu solido e numeroso esercito di Teheran.
Ed ecco allora farsi strada svariate ipotesi, tutte abbastanza spaventose ma alcune decisamente agghiaccianti, come quella descritta dall'esperto di intelligence Philip Giraldi su The American Conservative, sotto l'illuminante titolo: "In caso di emergenza, nuclearizzate l'Iran".
Oltre a fornire notizie sulla ripresa dell'intensa
attivita di pianificazione da parte dei militari,
Giraldi rivela che, in caso di un altro attacco
terroristico sul suolo americano, l'ufficio del
vice-presidente Dick Cheney vuole che il Pentagono sia pronto a lanciare un attacco nucleare contro Teheran, anche se il governo iraniano non risultasse coinvolto con l'attentato.
Su istruzioni del vicepresidente il Pentagono ha quindi incaricato il Comando strategico statunitense (Stratcom) di stilare un piano che include appunto un attacco aereo su vasta scala contro obiettivi iraniani, sia con armi convenzionali che con le nucleari tattiche progettate per distruggere i bunker.

La domanda e quindi una sola: l'operazione e
gia cominciata?

Sabina Morandi
Fonte: http://www.liberazione.it/
12.11.05

Posted by albamontori at 10:04 AM CET
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Sunday, 11 December 2005

Mood:  happy
Now Playing: oggi ? la festa di compleanno di Massimo!
Topic: emozioni online
stasera si festeggia e ci sono buoni anzi ottimi motivi per festeggiare!
che si festeggia?
il 60? compleanno di Massimo (Consoli)
-con un giorno di anticipo-

e il primo ad esser stupito di essere il festeggiato ? proprio lui, che giusto quattr'anni fa era assolutamente convinto che a malapena sarebbe vissuto ancora un paio di mesi...
mai fare previsioni, liete o fosche che siano ;-)

cos? gli hanno organizzato una mega-festa al Circolo Mario Mieli e penso che saremo davvero tanti amici e compagni di lotte, non solo da Roma ma anche dal resto d'Italia e dal mondo..

Per me ? una festa particolare, si tratta di uno dei miei pi? vecchi amici e specialmente caro...


Posted by albamontori at 1:15 PM CET
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Saturday, 10 December 2005
pensierino
Now Playing: donne...
?In sostanza io ritengo che una donna possa odiare una propria simile quando questa le rimanda un'immagine avvilente del suo sesso, al punto da farle desiderare di non essere una donna ?

Luisa Muraro -
Postfazione a *Piccoli racconti di misoginia* di
Patricia Highsmith.



Posted by albamontori at 2:45 PM CET
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Friday, 9 December 2005
emozioni......
Mood:  caffeinated
Topic: emozioni online
Ho troppe sollecitazioni emotivo/intellettuali addosso negli ultimi tempi...

Per giunta le distrazioni continue e il dover dare risposta a tre o pi? richieste pratiche contemporaneamente non aiuta affatto la mia concentrazione
Cos? non riesco a mettere a fuoco una riflessione per volta e neanche due o tre assieme.
E per giunta sono piuttosto contrapposte........
Questo nuoce decisamente alla mia capacit? di comunicazione.
Concentrazione!!!!
Provateci voi a scrivere un articolo con qualcuno che fa zapping tra 1800 canali tv e che quando si ferma( per non pi? di 30 min max)ti chiede qualcosa .......

Posted by albamontori at 11:23 PM CET
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Tuesday, 6 December 2005

Mood:  surprised
Now Playing: nuovo blog
Questo ? un messaggio di benvenuto per chi arriver? in questo diariodibordo.
Mi sembra un po' come una sorta di " caro diario..."
e confesso che mi sento un po' stupida a star qui a digitare quello che mi passa per la mente in questo momento, per? penso che pu? essere una cosa simpatica e utile per comunicare con i tanti amici virtuali e non che cercano di catturarmi in chat senza riuscirci praticamente mai e scambiare qualche riflessione, tra noi, non necessariamente saggia ;-)

Come al solito ho mille cose da fare, ma se potessi davvero scegliere sarei in tutt'altro posto a fare tutt'altro...
Comunque in ogni caso eccomi qui !


Posted by albamontori at 3:57 PM CET
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