personalmente preferisco ( forse mi viene anche più
facile ) costruire delle "cose"..
concrete , visibili, inequivocabilmente, toccabili.
fare arte per me è insieme passione, che supera e rende praticamente nulla qualunque
altra, da quelle elementari (fame- sonno -sesso ) a quelle
più "spirituali"
(lettura, informazione, socializzazione eccetera), costante ricerca di modi
tradizionali, ma anche nuovi, totalmente inventati, di espressione visiva e tri-dimensionale e magari quadri-d o penta-d, eccetera, di sentimenti, stati d'animo,
situazioni dello psicodramma (umano) quotidiano che mi circonda e mi coinvolge a tempo pieno da sempre e mi affascina e mi orripila
o mi diverte follemente..
mi affascina il gioco dell'assemblaggio
di materiali e sensazioni e forme e colori che sono una cosa e diventano altro mentre ci lavoro
fino a diventare altre cose, altre forme, altri significati,
chiari per il mio io profondo prima ancora dell'inizio, e
che alla fine vedo e tocco e riconosco come forma di quel
che era dentro ed è ormai fuori-altro da me
mi affascina
e mi sbalordisce assistere alla trasformazione
Mi affascina e mi sorprende sempre vedere la materia, specie quella
più bruta.. il "rifiuto", che si trasforma..
pian
piano diventa altro
da sé,
altro da me...fino a diventare altro anche
negli occhi di chi guarda il risultato ..
ma viene riconosciuto per quel
che è e che significa
.vedere la faccia di chi è davanti al risultato del mio (quasi)
certosino lavoro, osservare che la "cosa" gli piace, che si stupisce, si diverte,
ma è un po'imbarazzato proprio da questo fatto perché non riesce a fare a
meno di ri/conoscerlo per quel che è e per quello che significa
e si accorge anche
che la cosa
mentre
la sta guardando..
finisce per tiragli fuori
dalla memoria profonda
quello
che lui sa di sé
ma
che magari non sapeva di sapere
o non
voleva conoscere/riconoscere
è per me divertimento sommo e soddisfazione perversa
...godimento quasi come il fare..!
invece ai bambini non succede mai di sentirsi imbarazzati davanti alle
mie "cose"
li ho visti
semmai talmente felici
da volersele
toccare subito,
addirittura
mettere in bocca,
insomma appropriarsene
materialmente come di un gioco nuovo e affascinante da giocare subito
ma che però viene riconosciuto
per quel che è e che significa
in-mediatamente
albamontori